Interrogazione a risposta in Commissione su SCABEC (RICCARDO VILLARI ) 5-00547 2006-12-21
Atto Camera
presentata da RICCARDO VILLARI giovedì 21 dicembre 2006 nella seduta n.090
VILLARI. - Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:
da notizie di stampa risulta che il Direttore Regionale ai Beni Culturali della Campania ha comunicato ai Soprintendenti di Settore interessati che a partire dal 1o gennaio 2007 alcuni siti archeologici e altri Beni Culturali di proprietà statale e insistenti in Regione Campania saranno affidati in concessione ad una Società mista per la loro gestione, denominata SCABEC;
la forma di gestione dei Beni Culturali è strumentale al livello di valorizzazione che si intende raggiungere per il singolo bene o complesso culturale;
ogni Ente territoriale provvede alla migliore utilizzazione dei Beni Culturali di propria spettanza;
nel caso specie, trattandosi di Beni di proprietà dello Stato, il procedimento per la scelta della forma di gestione è disciplinato dal vigente decreto legislativo n. 42/2004 Codice dei Beni Culturali secondo cui il Ministero adotta, ai sensi dell'articolo 114 comma 2, un proprio decreto per fissare i livelli di qualità della valorizzazione secondo le procedure di cui al comma 1 dello stesso articolo 114;
tale decreto è fondamentale per individuare gli standards qualitativi e confrontarli con quelli raggiunti, nei singoli monumenti, con l'attuale gestione fidata allo Stato: il risultato così verificato può consigliare lo Stato a scegliere di proseguire la gestione diretta secondo le previsioni dell'articolo 115 comma 2 o prevedere la gestione in forma indiretta di cui al comma 3 e secondo le lettere a) o b);
tanto premesso e considerata la delicatezza della materia nonché la frammentarietà delle notizie si interroga -:
se il Soprintendente Regionale della Campania nel decidere la forma di gestione indiretta ha accertato previamente il grado di insufficienza del livello di qualità di valorizzazione raggiunto dall'attuale gestione dei siti interessati anche considerato che lo stesso professor De Caro è stato, per lunghi anni, responsabile della gestione di quei siti;
se tale accertamento è stato fatto alla luce dei parametri emergenti dal decreto ministeriale secondo l'articolo 114 comma 2;
se tale procedura è stata adottata previo l'istruttoria affidata ai Soprintendenti così come prevede l'attuale organizzazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali anche in considerazione del fatto che alcuni Soprintendenti e sindacati di categoria hanno dichiarato di non esserne a conoscenza, così come riportato a più riprese in interviste e dichiarazioni apparse su tutti i quotidiani e mezzi d'informazione a diffusione nazionale e locale;
se è stata presa in considerazione l'ipotesi gestionale prevista dall'articolo 115 comma 3 lettera a);
se, una volta pervenuti alla scelta della gestione che prevede la concessione a terzi, è stata osservata la procedura ad evidenza pubblica, sulla base di valutazione comparativa dei progetti presentati.(5-00547)
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