5-00619 Motta: Iniziative da adottare in merito al progetto di riqualificazione e valorizzazione del comparto urbano costituito da Piazza della Ghiaia in Parma. VII COMMISSIONE 2007-02-15
Il sottosegretario Danielle MAZZONIS risponde all'interrogazione in titolo (vedi allegato 4).
Carmen MOTTA (Ulivo) si dichiara soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo che ha ricostruito puntualmente gli interventi previsti per la valorizzazione della piazza della Ghiaia in Parma. Riconosce in questo senso che vi è stata da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali la piena osservanza della normativa e il corretto comportamento dei propri uffici e funzionari. Aggiunge che da notizie di stampa locale, emerse nei giorni scorsi, si è appreso che l'amministrazione comunale di Parma ha avviato la rimozione delle tettoie e delle vetrate dei box, prevista per svolgere i rilievi archeologici, completando poi l'abbattimento delle intere strutture. Sottolinea che la medesima amministrazione comunale e l'ATI, l'associazione delle imprese che operano nell'area, hanno sottoscritto un contratto preliminare che consente alla medesima ATI di smantellare le strutture del mercato fisso senza che il Comune si impegni per l'esecuzione dei lavori di rifacimento. La medesima associazione delle imprese dovrà quindi presentare entro il 15 marzo 2007 il progetto definitivo della nuova piazza in attuazione delle intese intercorse con la direzione regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali dell'8 gennaio 2007. Evidenzia che dopo tale data l'amministrazione comunale potrà decidere, entro il 30 giugno 2007, se procedere o meno alla realizzazione dei lavori definitivi. Rileva peraltro che è stato dichiarato l'interesse storico-culturale di piazza della Ghiaia sulla base delle procedure di cui all'articolo 12 del codice Urbani, senza però acquisire preventivamente il parere della Soprintendenza al patrimonio storico artistico e etnoantropologico; parere necessario perché si tratta di un mercato plurisecolare e dunque classificabile come bene etnoantropologico. Riterrebbe invece opportuno che il medesimo parere, acquisito dal direttore generale del patrimonio storico artistico e etnoantropologico, integrasse il citato decreto della direzione regionale del 27 dicembre 2006, trattandosi di un bene che è stato dichiarato di interesse storico-artistico, ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004. Lo stesso parere andrebbe sottoposto anche al Comitato tecnico-scientifico del settore patrimonio storico, artistico e etnoantropologico del Ministero dei beni e delle attività culturali, allo scopo di avere una completezza dei pareri previsti dalla normativa vigente. Invita quindi il rappresentante del Governo a seguire attentamente l'iter del progetto della piazza della Ghiaia, trattandosi di una trasformazione urbana di parte della città particolarmente rilevante e del mantenimento o meno della funzione mercatale giornaliera per la città.
Pietro FOLENA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 14.15. --------------- ALLEGATO 4
5-00619 Motta: Iniziative da adottare in merito al progetto di riqualificazione e valorizzazione del comparto urbano costituito da Piazza della Ghiaia in Parma.
TESTO DELLA RISPOSTA
Il progetto di riqualificazione del sistema urbano comprendente piazza della Ghiaia, Ponte Romano, via Romagnosi, è stato oggetto di osservazioni da parte degli Uffici periferici di questo Ministero. Sul progetto si è pronunciato anche il Comitato Tecnico Scientifico per i beni architettonici, su richiesta della Direzione Generale, confermando le riserve espresse dalla locale Soprintendenza per i beni architettonici ed il paesaggio. Inoltre, il Comitato, nel sottolineare la necessità di ulteriori e più approfondite analisi progettuali, ha conferito pieno mandato al Soprintendente al fine di esercitare il suo ruolo di indirizzo per il raggiungimento di un adeguato livello qualitativo del progetto cioè corretti e compatibili, con i valori storici e architettonici del complesso urbanistico da salvaguardare. Con decreto del Direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Emilia Romagna del 27 dicembre 2006, il bene denominato «Sistema urbano di Piazza Ghiaia» è stato dichiarato di interesse storico-artistico ai sensi degli articoli 10, comma 1, e 12 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. La presenza di caratteri di interesse storico-artistico è stata evidenziata nella relazione storico artistica allegata al provvedimento di tutela. L'analisi storico-documentaria dell'area ha escluso le strutture commerciali attualmente presenti al centro della Piazza. Si tratta di 65 strutture commerciali in cemento e ferro che, erette su progetto dell'architetto Paolo Simonetti nel 1996 in sostituzione delle preesistenti strutture in ferro (inaugurate il 26 settembre 1961), non sono soggette alla disciplina degli articoli 10 e 12 del decreto legislativo n. 42 del 2004. Il Comune di Parma ha fatto riferimento alle sopradescritte strutture quando ha considerato la piazza come opera realizzata nel 1996 e pertanto non soggetta alla disciplina vincolistica del decreto legislativo n. 42 del 2004, contestando le determinazioni di questo Ministero. In questo modo si è però confuso l'invaso della piazza della Ghiaia, inteso come spazio urbano prodotto da secolari opere di trasformazione, peraltro ampiamente testimoniate da una consistente documentazione storica e cartografica, con un'opera, quella del 1996, che era circoscritta all'inserimento, nella sola parte centrale dell'invaso, dei box metallici. Dette strutture sono state di recente spostate per consentire gli scavi archeologici ed i saggi per le analisi stratigrafiche dell'intera area. Infatti, la Direzione regionale, acquisito il parere favorevole della Soprintendenza per i beni architettonici e della Soprintendenza per i beni archeologici ha rilasciato una autorizzazione per gli scavi (nel gennaio 2007) in considerazione del fatto che «ogni possibile estensione dell'indagine potrà contribuire a raccogliere dati utili dal punto di vista delle preesistenze archeologiche tali da favorire una valutazione approfondita del progetto generale di riqualificazione dell'area». Per quanto concerne la situazione dei rapporti tra Comune ed Uffici periferici del Ministero è il caso di sottolineare che a seguito dell'iniziativa del Prefetto vi è stato un incontro, l'8 gennaio 2007, tra gli Uffici periferici del Ministero ed il Comune di Parma, che è servito a far ripartire il tavolo tecnico di verifica del progetto ed il suo adeguamento alle linee indicate dal Comitato tecnico scientifico per i beni architettonici.
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