5-00546 Folena: Ristrutturazione del Museo archeologico di Taranto. VII COMMISSIONE 2007-02-08
Il sottosegretario Andrea MARCUCCI risponde all'interrogazione in titolo (vedi allegato 5).
Donatella DURANTI (RC-SE), intervenendo in qualità di cofirmataria dell'interrogazione in oggetto, si dichiara insoddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, limitata sostanzialmente a ripercorrere la cronistoria della vicenda e non ad illustrare le soluzioni che l'Esecutivo intende assumere per risolverla. Rileva piuttosto che l'unica decisione che emerge è quella di non utilizzare il Palazzo Pantaleo, senza peraltro evidenziarne i motivi. Manca poi ogni riferimento a quale sarà la sede dove custodire i reperti archeologici esistenti e al motivo per cui non si ritengono idonei gli spazi espositivi della sede storica di San Pasquale, che invece rappresenterebbe una valida alternativa.
Pietro FOLENA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 15.05. ---------------- ALLEGATO 5
5-00546 Folena: Ristrutturazione del Museo archeologico di Taranto.
TESTO DELLA RISPOSTA
Le fasi di ristrutturazione del Museo Nazionale Archeologico di Taranto, sono state caratterizzate da un'estrema frammentarietà nel reperimento delle risorse finanziarie. La ristrutturazione, infatti, ha finora beneficiato dei fondi residui di un progetto F.I.O. del 1986, derivanti dal seguito del recupero del Convento di S. Domenico in Città vecchia, destinato a sede della Soprintendenza, anche al fine di recuperare spazi per il museo nella sede del S. Pasquale. Per lo stesso obiettivo la Regione Puglia ha erogato finanziamenti attingendo ai fondi dell'Unione europea tramite il Comune di Taranto. Un terzo lotto di lavori è stato appaltato con finanziamenti ministeriali ordinari. Sono stati da poco completati i lavori finanziati con i fondi 2001-2003. La Direzione regionale ha appaltato i lavori di completamento inseriti nell'accordo di programma fra Regione Puglia e Ministero per i beni e le attività culturali. Dal settembre 2002 si sono resi disponibili i primi spazi ristrutturati della sede storica, che sono stati resi fruibili con sempre maggiore continuità, attraverso mostre temporanee, convegni, conferenze, incontri di studio. Da qualche mese sono stati avviati i lavori del lotto conclusivo relativo all'allestimento e pertanto la Soprintendenza ritiene indispensabile e non più differibile la chiusura dell'esposizione temporanea di Palazzo Pantaleo. Ciò al fine di consentire la necessaria revisione e catalogazione dei reperti che dovranno essere ripresentati nell'esposizione definitiva. La Soprintendenza ha assicurato che la data e le modalità di chiusura saranno oggetto di confronto preventivo con le organizzazioni sindacali. In base a quanto rappresentato dalla Soprintendenza, la soluzione di allestire al S. Pasquale le collezioni in esposizione a Palazzo Pantaleo non è realizzabile, sia per le esigenze di revisione conservativa dei materiali, sia perché gli spazi proposti corrispondono alla hall del nuovo museo e sono tra quelli in via di allestimento per la prevista riapertura, sia perché finirebbe per sottrarre forze lavorative alla realizzazione del progetto definitivo, con conseguente aggravio di spesa. Quanto al personale della Ditta Novamusa - il cui contratto è in regime di proroga in attesa della conclusione delle procedure di affidamento avviate dalla Direzione regionale - la Soprintendenza intende proporre lo spostamento del punto vendita presso il S. Pasquale, ove è in atto una mostra negli spazi ristrutturati, fino all'affidamento della nuova concessione.
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