VII Commissione Senato - seduta del 20 marzo 2003 (indagine conoscitiva tutela e valorizzazione - audizione Herity) 2003-03-20
VII COMMISSIONE PERMANENTE (ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI) SEDUTA N. 184 - GIOVEDÌ 20 MARZO 2003
AUDIZIONE DI RAPPRESENTANTI DI Herity
Presidenza del Vice Presidente BETTA
Intervengono, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, il dottor Maurizio Quagliuolo e il dottor Gaël de Guichen rispettivamente coordinatore e vice presidente dell'Herity.
La seduta inizia alle ore 15,30.
PROCEDURE INFORMATIVE
Seguito dell'indagine conoscitiva sui nuovi modelli organizzativi per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali: audizione di rappresentanti di Herity
Riprende l'indagine conoscitiva, sospesa nella seduta pomeridiana del 13 marzo scorso.
Il presidente BETTA introduce l'audizione e dà la parola ai rappresentanti di Herity.
Il dottor QUAGLIUOLO, coordinatore di Herity, sottolinea l'importanza dell'attività di tutela e di valorizzazione dei beni culturali e ambientali, osservando anzitutto come il patrimonio culturale definisca l'identità di una collettività e costituisca una preziosa risorsa, tuttavia non rinnovabile. Il patrimonio culturale, inoltre, rappresenta una risorsa etica che consente di interpretare la storia, di governare il cambiamento e di ottenere una crescita sociale ed economica. Diviene, pertanto, prioritario coltivare tale risorsa anche al fine di amplificare l'immagine, aumentare l'occupazione ed incrementare le tecnologie, senza tuttavia che ciò scada in sfruttamento. Occorre quindi uno sviluppo compatibile (che implica il rispetto del patrimonio culturale ed ambientale) coniugato peraltro ad uno sviluppo sostenibile (ovvero uno sviluppo che, avvalendosi di un supporto economico, raggiunga l'autosufficienza). In particolare, lo sviluppo compatibile si fonda su una gestione bilanciata della complessa amministrazione del territorio, la programmazione a lungo termine e l'innovazione interdisciplinare; lo sviluppo sostenibile richiede invece un controllo del ciclo di progetto del patrimonio culturale, oltre che elevate competenze tecniche, disponibilità e capacità di cambiamento. La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale si basa quindi su tre pilastri: la ricerca (a fini cognitivi sull'oggetto dell'intervento), la conservazione (onde preservare il capitale) e lo sviluppo (per migliorare le condizioni esistenti). L'oratore, in seguito, ricorda che Herity è un'organizzazione non governativa che ha come principale obiettivo l'applicazione della certificazione di qualità nella gestione del patrimonio culturale. Descrive, quindi, le principali iniziative internazionali promosse da Herity rammentando, in particolare, che la stessa ha definito una griglia di criteri contenuti in una dichiarazione, sottoscritta fra l'altro da numerose autorità, che consente di elaborare un sistema di valutazione della gestione di un bene culturale. Tale sistema si basa fra l'altro sull'applicazione di quattro criteri principali relativi a quanto il pubblico conosce il bene in questione, all'effettiva capacità di conservazione dello stesso, alla capacità di trasmettere informazioni e ai servizi aggiuntivi offerti. Inoltre, l'oratore sottolinea, quanto al profilo finanziario dell'organizzazione, la significativa crescita nel periodo 1998-2001 della quota dei finanziamenti privati sul totale. Ciò costituisce una conferma del crescente interesse che il pubblico nutre verso l'attività svolta da Herity. Passa, quindi, a svolgere alcune riflessioni su come l'attività di Herity possa giovare alle istituzioni pubbliche. Oltre a fornire definizioni e metodologie utilizzabili per proporre un modello italiano di tutela e valorizzazione dei beni culturali, il progetto Herity è uno strumento utile per verificare i risultati della gestione di beni che le istituzioni intendano affidare a terzi secondo un approccio interdisciplinare che prescinde dalla loro collocazione, datazione storica e proprietà. Inoltre, l'attività di certificazione di Herity risulterebbe particolarmente preziosa qualora si intendesse subordinare la corresponsione di benefici pubblici al possesso di una certificazione di qualità sulla gestione del patrimonio culturale. Infine, quanto al profilo occupazionale, un simile progetto potrebbe generare circa 7.000 nuovi posti di lavoro nel settore privato.
Prende la parola il dottor GAËL DE GUICHEN che sottolinea l'importanza di una informazione completa circa la mutevole gestione dei beni culturali nel tempo, ciò che non è a tutt'oggi assicurato dalle comuni guide turistiche. La completezza dell'informazione, ottenuta applicando i criteri proposti da Herity, garantirebbe invece un impatto favorevole sul turismo e incoraggerebbe i gestori a migliorare la loro attività.
Interviene, indi, la senatrice ACCIARINI la quale ringrazia i rappresentanti di Herity per l'interessante apporto fornito all'indagine conoscitiva, soprattutto in considerazione della rilevanza della questione della valutazione dei risultati anche nel campo della gestione di beni culturali. Nel nuovo assetto recato dalla legge costituzionale n. 3 del 2001, assume infatti particolare rilievo la distinzione fra le attività di tutela e valorizzazione dei beni culturali, cui è nello specifico dedicata l'indagine conoscitiva in corso e sulla quale i rappresentanti di Herity hanno fornito un prezioso contributo.
Il presidente BETTA chiede ai rappresentanti di Herity in che modo i criteri di valutazione adottati si rapportino alle regole internazionali di valutazione.
Il dottor QUAGLIUOLO replica al Presidente asserendo che, a differenza degli altri metodi di certificazione (come ad esempio ISO) che presentano notevoli limiti di applicabilità al settore dei beni culturali, quelli adottati da Herity hanno il pregio di essere specifici per la valutazione relativa al patrimonio culturale. Herity ha d'altronde coinvolto, fin dall'inizio della sua attività, l'International Accademy for Quality in un ottica di total quality management. I punti di contatto sono infatti molteplici anche se la specificità del settore richiede almeno in parte parametri ad hoc.
Il PRESIDENTE ringrazia i rappresentanti di Herity e dichiara chiusa l'audizione. Rinvia indi il seguito dell'indagine conoscitiva ad altra seduta.
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